La Cina cerca una significativa transizione per la sua produzione: passare da un modello di produzione di massa e basso valore aggiunto ad un modello ad alto valore aggiunto. Obiettivi già fissati con le politiche del Made in China 2025, utili a spingere in avanti l'industria 4.0 ma fino a poco tempo fa rimaste nel campo teorico secondo i partner internazionali. Tutto qui?
Bisognerebbe sempre partire da una analisi più interna: nel periodo del XIV Piano quinquennale 2021-2025, l’innovazione scientifica e tecnologica ha occupato difatti una posizione estremamente importante. Secondo il Piano, la Cina formulerà e attuerà un progetto d’azione decennale concentrato su dispiegamento di una serie di centri di ricerca. La proporzione dei finanziamenti per la ricerca di base rispetto ai finanziamenti per la R&S è stata aumentata a oltre l’8%.
Il governo cinese inoltre ha di recente provveduto raddoppiando l'incoraggiamento di investimenti mirati in ricerca e sviluppo (R&S) e innovazione tecnologica.
Il continuo confronto tecnologico con gli Stati Uniti è un altro fattore in gioco, che ha un impatto su un'ampia gamma di elementi: dall'accesso ai chip e ad altre tecnologie sino a prodotti fisici più complessi. Ciò ha portato la Cina a etichettare il proprio settore tecnologico come strategico e per il quale è aumentato il sostegno del governo. Le cose si fanno più serie e gli obiettivi sempre più chiari.
Nell' articolo proposto da China Briefing si riassumono i maggiori incentivi fiscali per favorire l'innovazione tecnologica, suddivisi per tipologie differenti di imprese, fra cui:
Comments